L'opera contemporanea di Pippo Delbono, con le musiche di Enzo Avitabile, debutta nella versione per orchestra e coro nella stagione 2016 del Teatro Comunale. La nuova produzione internazionale di ERT Fondazione e Croatian National Theatre, in collaborazione con istituzioni francesi e svizzere andrà in scena dal 25 al 28 febbraio 2016.
Gli attori della Compagnia Pippo Delbono e del Croatian National Theatre in Zagreb sono in scena per un intenso spettacolo che parte dalla riflessione su duemila anni di conquiste, stragi, guerre, menzogne, false morali create da una certa ipotesi di Dio, ma anche dalla bellezza, dall’arte, e dalla poesia che quella stessa idea ha suscitato.
Capace come pochi altri, di sperimentare sulla scena, di lavorare sulle soglie, negli spazi fertili che si vengono a creare tra privato e pubblico, tra autobiografia e cronaca, Delbono crea, ancora una volta, insieme alla compagnia che da anni lo accompagna fedelmente e connota il suo percorso di artista. Accompagnano e arricchiscono il lavoro attori e danzatori croati che, forti della loro esperienza e professionalità, porteranno in scena loro stessi e le loro storie, storie di vite spesso profondamente segnate dai recenti traumi di una guerra feroce che ha ridisegnato la storia, i luoghi e i confini della loro Patria.
Un lavoro corale che deriva suggestioni da poesia, letteratura, danza, cinema, musica ma anche dalle proposte degli attori, sollecitati come sempre da Delbono a farsi soggetti attivi nella creazione dello spettacolo.
Numerose le fonti d’ispirazione che hanno accompagnato la genesi di Vangelo. Opera contemporanea, in cui il riferimento biblico punta ai valori dell’amore e della bontà alieni da ogni conformismo “buonista”, costruendo una performance frammista di video, recitazione, teatro d‘opera e musica il cui primo dedicatario potrebbe essere – come ha sottolineato l'autore – Papa Francesco e nella quale si registrano intense citazioni letterarie da sant’Agostino a Pasolini e musicali da Brassens ai Rolling Stones. Un percorso espressivo in cui i profughi e i forzati dell'immigrazione sono madonne, cristi e martiri della contemporaneità; una riflessione sui cambiamenti epocali che interessano le popolazioni in fuga come quelle dei paesi del vecchio continente per i quali accogliere chi fugge dalla guerra è come accogliere un moderno Vangelo di pace.
Una nuova produzione internazionale che, dopo l'anteprima del dicembre scorso a Zagabria, quindi il debutto al Teatro Argentina di Roma a metà gennaio, arriverà a Bologna nella versione con l'orchestra e il coro del Comunale.
Una nuova impegnativa produzione internazionale di ERT Fondazione e Croatian National Theatre in Zagreb con Théâtre Vidy Lausanne, Maison de la Culture d’Amiens - Centre de Création et de Production, Théâtre de Liège; in collaborazione con la Cinémathèque Suisse Lausanne e il Teatro Comunale di Bologna.